Il consiglio comunale nella seduta di ieri (martedì) ha approvato (con i voti favorevoli di tutti i gruppi consiliari eccetto quello del Movimento 5 stelle che si è astenuto) il ‘Piano Intercomunale del Cibo Piana di Lucca’, un insieme di principi e azioni per migliorare la produzione, la distribuzione e il consumo di alimenti che garantisca il diritto all’alimentazione per tutta la popolazione, mettendo a sistema buone prassi già in corso e implementandone di nuove.
A realizzarlo sono stati i Comuni di Capannori, Lucca, Altopascio, Porcari e Villa Basilica al termine di un importante percorso di progettazione partecipata denominato ‘CirculariFood’ verso un patto locale per il cibo” – promosso dalle cinque amministrazioni comunali (Capannori comune capofila) con il co-finanziamento dell’Autorità Regionale per la Garanzia e la Promozione della Partecipazione e la collaborazione della Provincia di Lucca, del Laboratorio di Studi Rurali Sismondi, Sociolab e SlowFood Lucca Compitese Orti Lucchesi – che ha affrontato in maniera condivisa con la comunità locale il tema del cibo. 

Tra le azioni contenute nel Piano l’approfondimento della conoscenza del sistema di produzione e consumo del cibo nelle Piana, proseguendo il percorso di mappatura delle attività in atto nei territori; lo sviluppo della filiera del dono, anche attraverso la razionalizzazione del recupero delle eccedenze alimentari; l’approfondimento della conoscenza diffusa su cibo e stili alimentari; la facilitazione dell’accesso al cibo locale per tutti i cittadini creando le condizioni per favorire la presenza di cibo del territorio nelle occasioni di acquisto e consumo quotidiano; favorire il rafforzamento delle forme sostenibili di agricoltura locale anche attraverso il recupero di terreni abbandonati per offrire opportunità di occupazione e nascita di nuove imprese orientate all’agricoltura mutifunzionale che valorizzi la biodiversità agraria locale. 


“Il Piano intercomunale del cibo rappresenta un primo importante traguardo del progetto ‘Circularifood’ che ha visto il coinvolgimento di numerosi e diversi attori del territorio: enti locali, produttori agricoli, distributori, associazioni e cittadini -spiega l’assessore alle politiche per la comunità, Francesco Cecchetti-. Un percorso realizzatosi attraverso focus group tematici dai quali sono emersi progetti e azioni positive su tematiche strategiche quali stili di vita, spreco alimentare, orti sociali e produzione locale ed educazione scolastica. Il Piano Intercomunale del cibo propone importanti azioni per costruire un sistema alimentare locale che sia sostenibile per salvaguardare l’uso delle risorse, per tutelare il diritto al cibo consentendo a tutti l’accesso ad un’alimentazione sana e sicura e riconoscendo la fondamentale funzione di custodia e cura del territorio svolta dagli agricoltori. Per far questo è quindi importante che i Comuni condividano funzioni e percorsi decisionali nelle politiche legate al cibo”.


Il Piano Intercomunale del Cibo prevede infatti l’istituzione di un unico “Consiglio Intercomunale del Cibo” quale strumento di governance innovativo che permetta di coordinare l’azione delle amministrazioni locali e il monitoraggio dell’attuazione del Piano del cibo. 

Pin It on Pinterest

Share This
UA-103191071-1