Donne e uomini rispetto alle malattie reagiscono in maniera diversa, sviluppando sintomi e rispondendo alle terapie differentemente. È per questo che la medicina oggi deve approcciarsi al paziente a seconda del suo sesso. Sono queste le considerazioni alla base dell’incontro, aperto a tutti i cittadini, “La salute è una questione di genere” in programma giovedì 30 novembre alle ore 21 nell’auditorium del distretto sanitario di Capannori.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Capannori e dalla Commissione Pari Opportunità e vede l’adesione dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, della Provincia di Lucca, della Commissione pari opportunità della provincia di Lucca, dell’Associazione Italiana Donne Medico sezione di Lucca e del Soroptimist Club sezione di Lucca. Rientra nel calendario degli appuntamenti promossi nell’ambito della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.

Dopo il saluto della vice sindaca Silvia Amadei, interverranno Luisa Mazzotta, referente del Centro di Coordinamento dell’area territoriale di Lucca per la salute e Medicina di genere, Silvia Maffei, coordinatrice della Salute e Medicina di Genere Fondazione Monasterio e responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia cardiovascolare ginecologica ed osteoporosi della Fondazione Monasterio, Franco Antonio Salvoni, geriatra – medico generalista, coordinatore dell’Aggregazione Funzionale Territoriale “La Francigena”, Alberto Tomasi, direttore Area Igiene e Sanità Pubblica Azienda Usl Toscana Nord Ovest ed Elisa Colombini, presidente Associazione Italiana Donne Medico Lucca. La serata sarà moderata da Silvana Pisani, consigliera comunale del Pd e membro della Commissione pari opportunità del Comune di Capannori.

La medicina è una scienza che ha fondato tutto il proprio lavoro sull’uomo, relegando la donna solo a patologie e casi specifici, come quelli legati alla riproduzione. Dagli ultimi anni del ventesimo secolo è iniziato un nuovo approccio, volto a capire come le differenze di genere agiscano sullo stato di salute, sull’insorgenza e il decorso di malattie e la reazione ai farmaci. È questa la “medicina di genere”, su cui si auspica che sia orientato anche in Italia il futuro sanitario.

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